Antonio Pignatiello fuori con “Sembra Quasi Domenica”
Il 4 Ottobre è uscito il nuovo videoclip del cantautore Antonio Pignatiello “Sembra Quasi Domenica” con la regia di Valerio Nicolosi. Il singolo anticipa il disco “Se ci credi” in uscita entro la fine del 2019 prodotto da Taketo Gohara.
Con “Sembra quasi domenica” emerge l’esigenza dell’artista di raccontare l’omologazione di una società che sembra aver ormai smarrito la propria personalità, figlia di un consumismo e di un capitalismo dilagante tra l’indifferenza generale ed un buonismo apparente che non lascia segno. “Sembra Quasi Domenica” parla della pochezza di valori con cui ci siamo abituati a convivere per sfociare poi in una vita nevrotica e piena di sentimenti vuoti ed apparenti. Il vuoto di idee e di valori che sembra ormai inarrestabile potrà esser ancora colmato dalla bellezza e dalla musica ed è proprio questo l’intento di “Sembra quasi Domenica” e del nuovo lavoro di Antonio Pignatiello. Un dolce ricordo che riaffiora e non si toglie più dalla mente.
«Con Sembra quasi domenica ho sentito l’esigenza di raccontare una società liquida e omologata, figlia di un capitalismo e neoliberismo imperanti, tra l’indifferenza generale e un buonismo che pacifica gli animi, ma solo in apparenza. La violenza verbale si riversa sui social, rimbalza sulle tv, e si trasforma in odio per il diverso, per poi sfociare inevitabilmente in spiacevoli fatti di cronaca nera. Nel frattempo, i politici, che dovrebbero tutelare i più deboli e che credono di avere la verità in bocca e tutte le risposte giuste, non hanno più nessuno disposto ad ascoltarli. Il risultato è un grande vuoto di idee e di valori. E questa nostra società appiattita e globalizzata si fa molto simile alla faccia più crudele di quell’America senza diritti; ma qui, del grande “sogno americano”, non c’è neppure l’ombra».
Valerio Nicolosi commenta così il videoclip di “Sembra quasi domenica”: «Conosco Antonio Pignatiello da molti anni, sia umanamente che professionalmente. Quando mi ha proposto di collaborare ho accettato subito, quasi a scatola chiusa. Quando poi ho sentito il brano ho riconosciuto subito le tematiche che ho in comune con Antonio. La solitudine delle persone in una società individualista, dove anche il sogno americano è svanito dietro ai muri della vergogna con il Messico. Dove migrare è equiparato ad un reato e il ricordo dei nostri nonni e bisnonni che arrivavano ad Ellis Island è, appunto, solo un lontano ricordo. In un mondo in cui guerra e cambiamento climatico costringono le persone a scappare invece di invertire la rotta si costruiscono muri, barriere, si chiudono le frontiere. Per questo abbiamo scelto le montagne e gli altipiani come ambientazione per raccontare quella solitudine e al tempo stesso per ricordare che la natura è molto più grande di noi».
Credits:
Regia: Valerio Nicolosi
Prima Camera: Valerio Nicolosi
Seconda camera: Daniele Napolitano
Montaggio: Valerio Nicolosi
Backstage: Lorenzo Pierno
Montaggio: Valerio Nicolosi